Victor Jara è morto, gli uomini di Pinochet hanno fatto di tutto per spegnere la sua musica, ma la sua voce, che parla di fraternità e di giustizia sociale, non ha mai smesso di denunciare gli abusi del potere. 50 anni dopo, il suo ricordo non potrebbe essere più vivo. E non per nostalgia, per commemorazione, ma perché ciò di cui parlava Jara, vale anche oggi, ed è valso soprattutto nel 2019.

- intervista a Maria Ines Bussi nipote di Salvador Allende a uira di Emanuele Valenti. - Alfredo Somoza - Graphic novell. CILE. DA ALLENDE ALLA NUOVA COSTITUZIONE: QUANTO COSTA FARE UNA RIVOLUZIONE? Di Elena Basso e Mabel Morri ( Intervista a Elena Basso) Prefazione di Roberto Saviano Becco Giallo ( 232 pagine, 22 euro)

Il Cile di oggi. In questi 50 anni, i Cileni non hanno mai smesso di fare i conti con le ferite della storia, con quello che la dittatura ha impresso nella società, nella cultura e nella politica di questo paese. E’ in questo senso che va letto l’estallido social, la grande esplosione sociale scoppiata nel paese nel 2019. Da quel momento in poi il Cile è stato attraversato da mosse politiche contraddittorie e avvenimenti elettorali importanti. Il Cile di oggi, davanti a questo importante anniversario, si trova diviso, con un’estrema destra in rapida crescita e revisionista. Interviste a Rodrigo Bustos, direttore di Amnesty International Cile, Edoardo Mono Carrasco, artista cileno che vive in italia dal 73, dopo essere scappato dalla dittatura e il giornalista cileno Diego Rivera Ramirez.

Il ruolo degli Stati Uniti. Il coinvolgimento degli stati uniti nel golpe che rovesciò Allende portando alla dittatura di Pinochet è indubbio, ma il grado di coinvolgimento e il ruolo specifico che l’amministrazione Nixon ebbe in quegli eventi non è ancora mai stato chiarito del tutto. Con l’amministrazione di Bill Clinton è iniziato un processo di declassificazione di documenti secretati su ciò che la casa bianca sapeva o non sapeva di quello che stava per succedere, un processo che continua ancora oggi. Interviste a PETER KORNBLUH, DIRETTORE DEL CHILE DOCUMENTATION PROJECT DEL NATIONAL SECURITY ARCHIVE (ISTITUTO CHE SI OCCUPA DI OTTENERE E RENDERE PUBBLICI DOCUMENTI SECRETATI RELATIVI A POLITICA ESTERA US, PRESSO GEORGE WASHINGTON UNIVERSITY, WASHINGTON DC) e all’ex ambasciatore Edward Korry

Il golpe visto dall’Italia. La presa del potere di Pinochet, la fine del governo Allende e la sua morte hanno avuto un impatto enorme su tutto il mondo. In Italia era l’epoca degli anni di piombo, delle stragi e fu poi l’anno del compromesso storico tra il partito comunista e la democrazia cristiana. La situazione politica in Italia fece si che il colpo di stato in Cile venne vissuto qui con particolare rilevanza. Interviste a Carlo Ghezzi, vice direttore di Anpi Nazionale e all’epoca sindacalista cgil, a Massimo Bisca, ell’epoca operaio dell’ Ansaldo Genova che manomise le locomotive inviate al Cile di Pinochet e ad Adriano Panatta, tennista, vincitore della Coppa Davis giocata a Santiago nel dicembre del 1976.

La storia la fanno i popoli. Quattro personaggi che con azioni ordinarie hanno avuto effetti straordinari sulla storia del Cile. - Camila Maturana avvocata femminista che ha indagato sugli abusi sessuali commessi durante la dittatura - Eduardo Contreras Mella avvocato, giornalista e politico che nel 1998 intentò una causa contro Pinochet ( all’epoca senatore a vita) ottenendo l’impeachment e l’arresto - Patricio Bustos direttore del servizio medico legale di Santiago, ha diretto l’autopsia su Allende, Pablo Neruda, Victor Jara. - Carlos Caszely, noto calciatore cileno che nel 1988 decise di esporsi per porre fine alla dittatura di Pinochet.

A 50 anni dal colpo di stato in Cile e dalla morte di Salvador Allende, Radio Popolare ripercorre quei giorni con interviste nuove e di repertorio. Cinque puntate per raccontare un evento che sconvolse il mondo allora e che continua oggi a influenzare il Cile del 2023. Presentazione dello speciale e dei temi che verranno affrontanti nelle varie puntate partendo dalla sigla scelta e dalla figura centrale di Salvador Allende.