Iniziamo con un Maestro, Robert Wyatt, questa canzone fa parte del meraviglioso album Old Rottenhat, registrato in solitudine tra il 1984 ed l’8, lui all’epoca lo definì così: “A conscious attempt to make un-misusable music", ovvero, un album che non potesse essere trasmesso dalla radio ufficiale statunitense Voice of America. In effetti, la visione politica di Wyatt, impegnatissimo nel periodo, in battaglie a favore dei più deboli in tutto il mondo, non si confaceva comunque molto alla radio di stato americana, i temi trattati nei brani sono l'imperialismo, la tragedia di Timor East, la ascesa delle ideologie del radicalismo di destra negli Usa ed in Europa, il terzomondismo. Si tratta di un’opera al solito magnifica, e diremmo, molto contemporanea.
Continuiamo dirigendoci vero Detroit e il lago Eire, da quell’area arrivano alcuni producer della migliore elettronica e house intelligente del Pianeta, da Omar S a Moodymann, ma anche il più giovane Galcher Lustwerk. Poi anche uno sguardo alle nuove produzioni…. Come l’interessante Jamie Rosso da Londra, il nuovo album della già rispettata Sudan Archives e l’ottimo nuovo singolo di Romy.
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